Empatia: significato, definizione e psicologia, le frasi migliori
Il termine empatia viene utilizzato spesso nel linguaggio comune per identificare quello speciale stato d’animo che porta un soggetto a comprendere pienamente quello che è lo stato d’animo di un altro soggetto, ad immedesimarsi nel prossimo, a saper ascoltare pienamente le esperienze altrui e quindi a vivere in qualche modo le sue stesse sensazioni ed emozioni, siano esse positive o negative.
Analizziamo più nel dettaglio in questo articolo il termine, il suo significato e la definizione. Per prima cosa ci focalizzeremo sulla parola in sè, sulle sue origini, sul significato che comunemente assume; in secondo luogo analizzeremo la sua applicazione in campo psicologico, prima di concludere con una serie di frasi, massime e citazioni che riassumono e specificano quello che è il complesso mondo che ruota attorno a questo termine ormai molto diffuso anche nel linguaggio comune.
Significato e definizione di Empatia
La parola Empatia ha origini nel periodo greco e la sua etimologia risulta a sua volta composta da due diversi termini, che rimandano al “portare dentro” quelli che sono i sentimenti o le sofferenze vissute dall’altro soggetto.
Nei suoi primi utilizzi, il termine è risultato fortemente legato a quello che era il rapporto tragedia-attore-pubblico, tanto caro alla cultura greca. L’empatia era infatti all’epoca riscontrabile nel legame di partecipazioni capace di collegare l’opera con il suo attore, e in un secondo momento il suo attore con il pubblico stesso, in un passaggio e un flusso di sentimenti e sensazioni efficace, coinvolgente, a tratti totalizzante.
L’empatia diventa in questo contesto un perno fondamentale di quella che è la vita del soggetto che recita, fungendo in qualche modo da simbolo della sua bravura e della sua capacità artistica. Come avviene oggi, infatti, un attore viene giudicato in base alla sua capacità e bravura nell’interpretare il copione e portare in qualche modo in scena davanti al suo pubblico l’opera. Proprio quest’ultimo dovrà sentirsi coinvolto, dovrà in qualche modo vivere le stesse gioie e gli stessi affanni, dovrà amalgamarsi con l’opera e con il personaggio che sta ammirando.
Passando il tempo, il termine ha finito per identificare qualsiasi tipo di rapporto di condivisione, che si basi su una attenzione verso l’altro. L’empatia si riscontra dunque in ogni rapporto di amicizia, in ogni relazione tra due soggetti che si basi sull’ascolto, sulla condivisione, sullo scambiarsi consigli e indicazioni.
Esiste il termine contrario di empatia, che è “dispatia”, parola con la quale si identifica la capacità di distaccarsi completamente dalle sensazioni dell’altro, di non lasciarsi coinvolgere da pensieri, preoccupazioni, minacce o paure provate o raccontate dell’altra persona.
Empatia in psicologia: utilizzo del termine
La parola empatia è molto utilizzata non solo nel linguaggio comune, ma anche in campo medico e psicologico. In medicina, ad esempio, l’empatia è solitamente riscontrabile nella relazione che si instaura tra medico e paziente in cura. Proprio grazie a questo rapporto, il medico riesce ad avvicinarsi al paziente, a trovare la strada giusta per relazionarsi con lui.
E’ però in campo psicologico e psicoanalitico che l’empatia raggiunge i suoi massimi livelli e la sua più alta rappresentazione . In questo rapporto è infatti fondamentale la capacità del soggetto di mettersi nei panni dell’altro, così da giudarne in qualche modo pensieri, azioni e sensazioni. E’ fondamentale che in questo caso sia presente sia l’empatia positiva che negativa. La prima è quella che porta alla condivisione di sentimenti positivi come gioia, soddisfazione, euforia. La seconda invece porta a condividere emozioni negative, che risultano comunque fondamentali per capire il modo di vivere ogni esperienza.
Si è soliti definire le doti empatiche come caratteristiche naturali di un soggetto, in realtà è possibile attraverso un lavoro dedicato enfatizzare le proprie doti empatiche. I percorsi sviluppati in questo senso hanno come scopo e fine ultimo lo sviluppo della capacità di ascolto del soggetto.
L’allievo apprenderà dunque come fermarsi a leggere le parole e i pensieri del soggetto, perfezionerà le sue capacità di immedesimazione, imparerà a far suoi i sentimenti del paziente accostante quello che sente ad esperienze che lui stesso ha vissuto.
Il professionista naturalmente dovrà in questo caso mantenere comunque una certa oggettività di visione. L’analista non dovrà infatti farsi troppo coinvolgere, per non mettere in discussione o a repentaglio quella che è la propria professionalità e la sua capacità di essere superiore (in termini di oggettività, visione e lungimiranza) rispetto al paziente stesso che sta trattando.
Le frasi migliori sull’Empatia: da Platone alla psichiatria
Numerose sono le frasi e le citazioni che ruotano attorno al concetto di empatia, cercando di illustrarlo, definirlo, enfatizzarlo, paragonarlo ad eventi della vita quotidiana. Si tratta di frasi che spesso fanno riferimento in maniera più generale alla capacità dell’uomo di immedesimarsi nella vita altrui, di sapere ascoltare, di condividere le sensazioni di chi ha accanto. Già all’epoca di Platone, circolavano frasi che esprimevano sensazioni simili a quelle che possono essere riassunte dalla parola empatia.
Lo stesso Platone, ad esempio, disse “ Ogni persona che incontri sta combattendo una battaglia di cui non sai nulla. Sii gentile. Sempre.”, massima con la quale si evidenzia la necessità di guardare dentro l’animo dell’altro per scovarne tristezze e gioie.
La carrellata di massime è però davvero lunga. Gli indiani del latino america invitavano ad esempio “Prima di criticare qualcuno, cammina per un miglio nelle sue scarpe.”, mentre nella nostra nazione in tempi recenti si è diffusa la frase “Capire il prossimo è la cosa più difficile. Devi provare a mettere il tuo occhio e le tue orecchie e le tue dita in quello spazio misterioso tra la pelle di una persona e il suo cuore”.
Sono strettamente legate all’empatia le frasi di Whitman “Io non chiedo al ferito come si senta, io divento il ferito” e di Rogers “La più alta espressione dell’empatia è nell’accettare e non giudicare”.
Molti sono anche i manuali di psicologia e psichiatria che definendo l’empatia e l’ascolto empatico sono capaci di offrire definizioni degne di nota. Citiamo a titolo di esempio una frase che si trova in un manuale di psicologia che recita:
“Con l’ascolto empatico ci si “mette nei panni dell’altro”, ci si pone dal suo punto di vista, si entra nella sua visione della realtà, non in modo analitico ma intuitivo, diretto, immediato, la totalità e l’essenzialità del suo esserci.”
La carrellata di frasi e citazioni potrebbe continuare con una serie di frasi che vengono solitamente considerate frasi di amicizia, di comprensione e di condivisione. Se volete saperne di più potete contattarci sulla nostra pagina facebook e magari lasciare un mi piace!